MEET THE HEROeS

the series

Ivan Falvo

Alla scoperta del mondo, delle sue persone e delle loro culture

Gli eroi appartengono allo straordinario ma anche alla vita di tutti i giorni. La motivazione a pedalare può scattare sulle strade che già conoscete e su nuovi percorsi da esplorare. Meet the Heroes è una nuova serie di approfondimento basata su Ride Your Way, realizzata per alimentare i vostri sogni con storie di rider che hanno reso straordinario l'ordinario.

Ivan Falvo si racconta tra progetti e successi affermando una visione del ciclismo che pone il focus sull’esperienza più che sulla performance, sul viaggio più che sulla meta.

La passione per il downhill, le gare, poi i viaggi nei bike park più iconici del mondo, la scuola di mtb e l’impegno nelle corsie di pediatria per trasmettere ai bambini e a chiunque incontri tutto quello che la bici rappresenta per lui: libertà, condivisione, amicizia.

Un sogno da realizzare? Non ha dubbi in merito “girare in bici in tutti i continenti, nei posti più spettacolari!” Ivan Falvo, rider di downhill e ambassador di Northwave, ha abbandonato da qualche anno le competizioni, da quando ha scoperto che l’adrenalina della discesa gli piace ma di più se insieme c’è scoperta, curiosità, condivisione, l’avvicinarsi a nuove culture che solo un viaggio ti può regalare. Da qui nasce il progetto di dividersi tra la sua scuola di mtb e i viaggi nei più iconici bike park del mondo, il più recente, appena concluso in Cappadocia.

La prima volta che sono salito su una bici è stato nel 2011 su un sentiero sopra Genova, con una Pininfarina (di quelle che davano alla Esso) è stata davvero un'impresa essere riuscito ad arrivare in fondo sano e salvo. Da quel giorno però la bici è diventato un punto fisso, da lì a poco ho comprato la mia prima bici (Scott Nitrous). Di momenti memorabili ce ne sono davvero tanti, ma uno che porto sempre nel cuore è il mio primo viaggio in Canada, verso Whistler, è stato proprio un sogno che si avverato, quei trail visti in centinaia di video, i salti giganti, la natura, amo tutto di quel posto.

"Ricordo anche che una volta mi sono dovuto fermare per dare il tempo ad un orso di grattarsi la schiena sun albero nel mezzo di un trail."

l'influenza della bici

Cambio di vita

Il momento più difficile che ho affrontato è stata sicuramente la transizione della bici da hobby a lavoro a tempo pieno.

"La bici ha completamente stravolto la mia vita, in maniera positiva ovviamente. "

Mi ha dato modo di realizzarmi sia personalmente che professionalmente, mi ha fatto conoscere il mondo, e con lui persone e culture molto diverse, mi ha fatto raggiungere e posto sempre nuovi obiettivi, e io gliene sarò sempre grato! Lasciare il mio lavoro per dedicarmi soltanto alla bici è' stato un salto nel buio, che però sentivo di dover fare per essere appagato nella mia vita e non avere rimpianti in futuro, devo dire grazie ai miei genitori che non mi hanno mai ostacolato fin dal giorno 0. Ad oggi raccolgo i frutti di quella decisione.

l'impegno nel sociale

La Biketherapy

"Scusa se mio figlio non era molto pimpante ma abbiamo appena fatto la chemio". Questa frase mi toccò nel profondo e iniziai a pensare su come possa essere strana e ingiusta la vita."

Ricordo la mia prima volta al Gaslini. Vanni Oddera mi aveva invitato a fare qualche salto nelle corsie dei reparti di oncologia, era la vigilia di Natale, quando sono passato una mamma mi disse "scusa se mio figlio non era molto pimpante ma abbiamo appena fatto la chemio". Questa frase mi toccò nel profondo e iniziai a pensare su come possa essere strana e ingiusta la vita, finito quell'esibizione saremmo tornati dalle nostre rispettive famiglie avremmo festeggiato il Natale, mentre loro rimanevano a combattere i loro mali, e ciò nonostante hanno chiesto scusa a me… da quel giorno non ho mai smesso di aiutare Vanni nel progetto della Mototerapia. Ad oggi seguo un progetto all'ABEO-Gaslini, faccio andare in bici i bimbi ricoverati, dove per qualche ora alla settimana tornano ad essere spensierati, come ogni bambino della loro età ha diritto di essere. Spero che questi progetti evolvano e si moltiplichino affinché possa diventare un'attività fissa in ogni ospedale!

Il percorso di Ivan, dagli esordi ad oggi, rappresenta una testimonianza delle esperienze incredibili che si possono vivere nel mondo del ciclismo. La sua passione, l’impegno non sono solo un’affermazione straordinaria della potenza di questo sport ma anche un incoraggiamento, una fonte di ispirazione a respirare la libertà che solo le due ruote fanno respirare.

Restate connessi per conoscere le prossime avventure di Ivan.

Photo credits:

Lorenzo Refrigeri
Matteo Cannizzaro
Valerio Parodi